viernes, 27 de febrero de 2009

INAUGURACION DEL PARQUE (otra)


MINISTRA DE CULTURA:
PRIMER MINISTRO: DON RODRIGO ARIAS
MINISTRO DE HACIENDA:

viernes, 13 de febrero de 2009

DATOS ELECTORALES

DATOS ELECTORALES DESAMPARADOS

Elecciones Municipales 3 diciembre 2006 www.tse.go.cr/escrutinio_muni2006/alc01.htm

LIBERACION NACIONAL ------------8,470
INTEGRACION NACIONAL ----------6,876
ACCION CIUDADANA-----------------2,209
MOVIMIENTO LIBERTARIO---------1,844
ABSTENCIONISMO..............................84,92%

Eleccion Regidores 5 febrero 2006 www.tse.go.cr/escrutinio_f2006/Regidores/1.htm


LIBERACION NACIONAL ------------30,631
ACCION CIUDADANA-----------------22,456
MOVIMIENTO LIBERTARIO-----------7,879
UNIDAD SOCIAL CRISTIANA---------5,267
RESTAURACION NACIONAL ---------4,170
OTROS-------------------------------------xxxx
ABSTENCIONISMO..............................33,91%






jueves, 12 de febrero de 2009


HOLCIM
PASION POR COSTA RICA

miércoles, 11 de febrero de 2009

EL TEXTO DEL DIA (en italiano)

GRAMSCI, Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura

Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. Le piú importanti di queste forme sono due: 1) Ogni gruppo sociale, nascendo sul terreno originario di una funzione essenziale nel mondo della produzione economica, si crea insieme, organicamente, uno o piú ceti di intellettuali che gli dànno omogeneità e consapevolezza della propria funzione non solo nel campo economico, ma anche in quello sociale e politico: l'imprenditore capitalistico crea con sé il tecnico dell'industria, lo scienziato dell'economía politica, l'organizzatore di una nuova cultura, di un nuovo diritto, ecc. ecc. Occorre notare il fatto che l'imprenditore rappresenta una elaborazione sociale superiore, già caratterizzata da una certa capacità dirigente e tecnica (cioè intellettuale): egli deve avere una certa capacità tecnica, oltre che nella sfera circoscritta della sua attività e della sua iniziativa, anche in altre sfere, almeno in quelle piú vicine alla produzione economica (deve essere un organizzatore di masse d'uomini; deve essere un organizzatore della «fiducia» dei risparmiatori nella sua azienda, dei compratori della sua merce ecc.). Se non tutti gli imprenditori, almeno una élite di essi deve avere una capacità di organizzatore della società in generale, in tutto il suo complesso organismo di servizi, fino all'organismo statale, per la necessità di creare le condizioni piú favorevoli all'espansione della propria classe - o deve possedere per lo meno la capacità di scegliere i «commessi » (impiegati specializzati) cui affidare questa attività organizzatrice dei rapporti generali esterni all'azienda. Si può osservare che gli intellettuali «organici» che ogni nuova classe crea con se stessa ed elabora nel suo sviluppo progressivo, sono per lo piú «specializzazioni» di aspetti parziali dell'attività primitiva del tipo sociale nuovo che la nuova classe ha messo in luce. Anche i signori feudali erano detentori di una particolare capacità tecnica, quella militare, ed è appunto dal momento in cui l'aristocrazia perde il monopolio della capacità tecnico-militare che si inizia la crisi del feudalismo. Ma la formazione degli intellettuali nel mondo feudale e nel precedente mondo classico è una quistione da esaminare a parte: questa formazione ed elaborazione segue vie e modi che occorre studiare concretamente. Cosí è da notare che la massa dei contadini, quantunque svolga una funzione essenziale nel mondo della produzione, non elabora propri intellettuali «organici» e non «assimila» nessun ceto di intellettuali «tradizionali», quantunque dalla massa dei contadini altri gruppi sociali tolgano molti dei loro intellettuali e gran parte degli intellettuali tradizionali siano di origine contadina. 2) Ma ogni gruppo sociale «essenziale» emergendo alla storia dalla precedente struttura economica e come espressione di un suo sviluppo (di questa struttura), ha trovato, almeno nella storia finora svoltasi, categorie intellettuali preesistenti e che anzi apparivano come rappresentanti una continuità storica ininterrotta anche dai piú complicati e radicali mutamenti delle forme sociali e politiche. La piú tipica di queste categorie intellettuali è quella degli ecclesiastici, monopolizzatori per lungo tempo (per un'intera fase storica che anzi da questo monopolio è in parte caratterizzata) di alcuni servizi importanti: l'ideologia religiosa cioè la filosofia e la scienza dell'epoca, con la scuola, l'istruzione, la morale, la giustizia, la beneficenza, l'assistenza ecc. La categoria degli ecclesiastici può essere considerata la categoria intellettuale organicamente legata all'aristocrazia fondiaria: era equiparata giuridicamente all'aristocrazia, con cui divideva l'esercizio della proprietà feudale della terra e l'uso dei privilegi statali legati alla proprietà. Ma il monopolio delle superstrutture da parte degli ecclesiastici non è stato esercitato senza lotta e limitazioni, e quindi si è avuto il nascere, in varie forme (da ricercare e studiare concretamente), di altre categorie, favorite e ingrandite dal rafforzarsi del potere centrale del monarca, fino all'assolutismo. Cosi si viene formando l'aristocrazia della toga, con suoi propri privilegi, un ceto di amministratori, ecc.; scienziati, teorici, filosofi non ecclesiastici, ecc. Siccome queste varie categorie di intellettuali tradizionali sentono con «spirito di corpo» la loro ininterrotta continuità storica e la loro «qualifica», cosí essi pongono se stessi come autonomi e indipendenti dal gruppo sociale dominante. Questa auto-posizione non è senza conseguenze nel campo ideologico e politico, conseguenze di vasta portata: tutta la filosofia idealista si può facilmente connettere con questa posizione assunta dal complesso sociale degli intellettuali.

INAUGURACION PARQUE:
OSCAR ARIAS (presidente republica),
MARIA ELENA CARBALLO
(ministra de cultura y juventud)

Charla a la UNA:

Hoy charla larga e interesante con Carlo Madrigal (profesor universitario, sociólogo, militante de izquierda), los temas fueron: la peculiaridad de la colonia en Costa Rica, la guerra civil del ‘48 que en tres meses dejo muchos muertos para llegar a temas más actuales como la falta de unidad en los partidos de Izquierda, el problema de bloque de poder que está gobernando ( definido como capital de servicio, no financiero), involución autoritaria de los hermanos Arias, pero también la herencia de lucha y democracia del país, Costa Rica es el único país de Centroamérica que tuvo necesidad de un referéndum y a pesar del hecho que gano el SI (de 30 mil votos ), todavía no se aprueba la ley para su aplicación. Otro tema fue lo de las Asociaciones de Desarrollo, emanación del Estado a la dependencia del ministerio de Gobernación y Policía para arrestar el exitoso trabajo de movilización social de las Juntas progresistas que tenían un fuerte lígame con los comunistas del PVP en los años 70. Las AdD, reunidas en la ... , funcionaron con dinero público y para difundir el discurso del partido al gobierno, el Frente Liberación Nacional, y manejar cuestiones locales. Hasta mediado de los 80 manejaron mucha plata y tuvieron un buen éxito en descalzar las juntas, luego perdieron pero presupuestos aún si siguen como punto de referencia para las cuestiones políticas cantónale y sistema de cooptación para sus delegados.

La movilización en contra del TLC ha tenido una larga participación, en parte canalizada en los Comités Patrióticos (¿) que llevaban un discurso de defensa de la soberanía nacional. Después de la derrota en el referéndum, sobre la cual algunos lanzan las acusaciones de fraude (directa y “blanca”), el movimiento de oposición al TLC perdió confianza y no logró tener una propuesta común para las próximas elecciones presidenciales.

Cuestiones suspendidas: datos electorales a nivel cantonales, bloque de poder, luchas sociales en Limón...

martes, 10 de febrero de 2009

Casi dos semanas en Costa Rica... un balance.

Llegué a Costa Rica el 28 de enero 2009 y el sábado estaba instalado en un apartamento bonito en Heredia (Taquería Fátima, n.5).

Heredia es una pequeña ciudad a norte este de San José, de planta cuadra, con un zócalo colonial latinoamericano con iglesia, cervecerías y sodas, muchas tiendas de motos y electrónicas, zapaterías, un mercado, un estadio, alberca pública y unos superes, en la parte norte de la ciudad se encuentra la Universidad Nacional Autónoma, en el sur la Interamericana; también por allá se encuentra el único Mall estilo gringo de la ciudad. Los barrios "malos" son los alrededor de la central de buses. Creo que hay también un cine, pero no sé dónde queda.

Luego renté una moto (Suzuki GN125H).

Ya me encontré con los que son mis tutores aquí, Maynor Mora y Roberto Pineda, que parecen personas tranquillas, aún si no entendieron que voy haciendo en Costa Rica. Además fortuitamente conocí a dos profesores que trabajan en la escuela de sociología de la Una, Oscar Navarro y Victoria Cruz, que pueden ayudarme en algo, de hecho Oscar es el esposo de una que tiene un cargo (todavía no se cual) en el Proyecto del Parque.

Pero hasta hora el contacto más precioso es Sergio, activista político, anarquista y socio historiador, chico interesante y bien informado, que me está ayudando en enfocar mi investigación. Él vive en Desamparados (que en moto está a 45 minutos), conoce bien la zona y tienes contactos, además es disponible a llevarme en todos los lugares.

ENTRADA CEMENTERIA HOLCIM

Hoy me acerque por la primera vez a mi objeto de estudio. Bajando hasta el barrio Fátima (comunidad de Patarrá, sur de San José), se encuentra la zona destinada a la creación del Parque de la Libertad, un terreno de 37.5 hectáreas que la empresa Holcim, productora de cemento, ha donado al Estado. Parece que el proyecto primario fuera de construir sobre este terreno un lujoso complejo residencial – la Manhattan de Costa Rica -, pero la oposición de la población local, amenazada por el superdesarrollo urbano conllevado al aflujo de nuevos residentes, impidió su aplicación. Entonces el área tuve que ser destinada a otro uso y el terreno perdió su valor. La Holcim, de hecho, ya había empezado a desmantelar hace 5 años la fábrica de cemento y el terreno empezaba a ser ocupado por viviendas abusivas y cosechas de bananos.

La hipótesis del oficial de seguridad – el joven – es que la Holcim había acumulado deudas con el Estado, y como compenso le dejó el terreno. Otra hipótesis es que en cambio del terreno, la Holcim reciba el contrato para construir en otro lugar (a ver).

ESCUELA DE MUSICA

Ya funciona la escuela de música, patrocinada por el Ministerio de la Juventud.

El jueves tengo tres citas: Gerardo Martínez (jefe de la Asociación de Desarrollo local) que se opuso al proyecto de edificación, Rafael Gómez (responsable de Holcim), Don Miguel Peña (director de la escuela de música).